La BRI contribuisce a rilanciare le esportazioni italiane in Cina
▲ La foto aerea scattata il 12 agosto 2020 mostra un treno merci Cina-Europa in partenza per Milano, in Italia, dalla stazione ferroviaria di Xinzhu a Xi'an, nella provincia dello Shaanxi della Cina nordoccidentale. [Foto/Xinhua]
Tuttavia, negli ultimi mesi, sono in corso speculazioni sul fatto che il governo del primo ministro italiano Giorgia Meloni stia valutando la possibilità di revocare tale decisione.
Lui è SuIeri il ministro della Difesa italiano, Guido Crosetto, ha attribuito ciò a un presunto aumento dello squilibrio commerciale tra i due Paesi, affermando che la questione oggi è come tornare indietro rispetto all'iniziativa"senza danneggiare i rapporti"con Pechino, perché la Cina è un partner oltre che un concorrente.
Un portavoce del ministero degli Esteri cinese ha affermato lunedì in una dichiarazione che la BRI fornisce una nuova piattaforma per la cooperazione pratica tra Cina e Italia e che la cooperazione Belt and Road ha portato risultati tangibili nell'economia, nel commercio e negli affari.
Dal 2019 al 2021, le esportazioni italiane in Cina sono aumentate del 42%, secondo l'ambasciatore cinese in Italia Jia Guide. Il commercio bilaterale ha raggiunto quasi 78 miliardi di dollari nel 2022 e la Cina è anche il principale partner commerciale dell'Italia in Asia.
Wang Shuo, professore alla Scuola di Relazioni Internazionali dell'Università di Studi Stranieri di Pechino, ha dichiarato:"Dopo la crisi ucraina, c'è una richiesta più forte di correttezza politica e unità tra gli Stati Uniti ei suoi alleati occidentali."
Gli stati unitie altri membri del G7 hanno chiesto"de-rischiare"E"disaccoppiamento"quando si interagisce con la Cina.
Wang ha anche affermato che le frequenti transizioni di potere e le divisioni politiche hanno impedito all'Italia di formare una visione coerente e coerente della BRI.
Sta all'Italia decidere se rinnovare o meno l'accordo, cosa di cui la Cina potrebbe pentirsi ma che rispetterà, ha detto Wang.
Ma in mezzo all'inflazione e alla recessione economica, il rafforzamento della cooperazione Belt and Road con la Cina favorisce l'agevolazione degli investimenti bilaterali e la promozione dei legami bilaterali, ha affermato Ding.
Jia, l'ambasciatore, ha dichiarato in una recente intervista ai media italiani che la Cina non ha intenzione di perseguire un surplus commerciale e vuole sviluppare un rapporto equilibrato con l'Italia.
Il deficit non vuol dire che l'Italia ce l'ha"subito una perdita"nel commercio con la Cina, ha affermato Jia, aggiungendo che fintanto che il commercio sarà equo, volontario e in linea con le regole del mercato, andrà a vantaggio di entrambi i paesi.
Ha affermato che la Cina ha adottato misure per facilitare l'esportazione di prodotti italiani di alta qualità in Cina e sostenere le imprese italiane nell'espansione del loro business in Cina.
Giornalista: Zhou Jin